LA DEA GATTA E I SUOI ASPETTI

occhio

Bastet, antica Dea del pantheon egizio è la Gatta sacra che seduce e incanta, è rappresentata come una donna dalla testa di gatto, spesso circondata da una cucciolata di gattini o come una gatta nera. Come tutti i felini Bastet è insieme materna e pericolosa, dolce e crudele. Ella incarna la sensualità e la dolcezza, il fascino e la generosità, l'amore e la passione, il desiderio e il piacere . Suo attributo era il sistro, strumento musicale e uno dei suoi appellativi era "Signora delle Bende". I riti in onore di Bastet erano incentrati sull'idea della purificazione e la profumazione, con riferimento alla purificazione femminile durante il ciclo mestruale.

Bastet, simbolo della femminilità, nasce come divinità solare, personificando il calore benefico del sole e solo in epoca greca diventerà una Dea lunare.
Era adorata soprattutto come Dea della fertilità ma ha comunque un duplice aspetto, pacifico e terribile insieme, in lei convivono infatti sia il maschile solare che il femminile lunare, la forza luminosa e la potenza indipendente e misteriosa, segreta e femminina.
Nella sua forma di gatta o di donna gatto è la Dea benevola, protettrice dell' umanità, è la Dea della gioia, del piacere, delle partorienti, dei profumi, della danza e del canto e sotto la sua protezione erano posti gli animali a lei sacri, i gatti, ma anche coloro i quali incarnavano questi aspetti di indipendenza e fascino misterioso, di fragilità e di bellezza, come le donne e i bambini.

Nel suo aspetto feroce Bast è nota per le sue collere e viene identificata con Sekhmet, Dea della guerra e della medicina. Il suo nome significa "la Potente"ed è raffigurata come una donna con la testa leonina, sormontata dal sole e dall'ureo e con in mano il bastone uadj, scettro egizio.
Sekhmet è la distruttrice delle cose cattive, rappresenta la dissociazione e la scomposizione; è la distruzione di ciò che non può durare, che non ha stabilità, in questo senso è il Tempo che divora tutto quanto gli appartiene; ma è anche la dea della guarigione . La leggenda narra che Ra, deluso del comportamento del genere umano, mandò Sekhmet a punirlo, ma essa continuò a distruggere gli uomini senza che nessuno potesse fermarla. Allora Ra, mosso a compassione, fece inondare i campi di birra mescolata con una sostanza rossa che le dava la sembianza di sangue; Sekhmet bevve, si addormentò e cessò di distruggere il genere umano .
Sekhmet è connessa con kundalini, la potenza solare che, attraversando la spina dorsale (Djed) porta l'illuminazione

La progenitrice di tutte le divinità feline egizie resta comunque la Dea Ghepardo Mafdet. Il suo nome significa " Colei che corre veloce " ed era la Dea della giustizia, della guarigione dal veleno e protrettrice del Faraone.
Mafdet è una Dea dall'indole pacifica e di carattere bonario ma che possiede un irremovibile spirito di giustizia. Come il ghepardo unisce all'eleganza delle forme, l'alta velocità di reazione e l'infallibilità nella caccia; gli insegnamenti di cui è portatrice sono dunque la precisione, la calma reattiva, il forte senso di responsabilità e la capacità di portare a termine i propri progetti e centrare gli obiettivi preposti contando sempre sulla proprie forze e sulla propria caparbietà. Mafdet insegna l'importanza della solitudine e dell'indipendenza e la capacità di sopravvivere e ricoprire ruoli diversi adattandosi a tutte le situazioni .

La natura duale di Bastet, che ci accompagna per tutta la vita, ci invita a prendere il possesso di noi stesse e del nostro essere Donne complete, consapevoli, equilibrate e indipendenti, attraverso un percorso di riscoperta, di distruzione e di ricostruzione interiore, ci insegna la morbidezza e la ricettività necessaria per crescere ed evolverci, la forza di intraprendere le nostre scelte e la fermezza di portarle a compimento fino alla fine.

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NB: tutte le informazioni qui riportate provengono dal mio grimorio e sono frutto di ricerche personali ed esperenziali.